Un gioco per vivere il dramma del Darfur

darfur-game-2Sembra quasi un controsenso ma in realtà si tratta proprio di un gioco che simula i problemi quotidiani della popolazione del Darfur.

La ricerca d’acqua, la ricerca di cibo, la fuga dagli attacchi dei ribelli in pratica la vita in un campo profughi, è l’obiettivo del gioco di strategia Darfur is Dying. Sicuramente un modo diverso di avvicinarsi ai problemi di questa zona dell’Africa.

E’ un gioco forse più adatto ai bambini più grandi della primaria e della secondaria di 1°. Una segnalazione quella di oggi che si aggiunge alle altre fatte in occasione del Blog Action Day del 15 ottobre.

Via: Larry Ferlazzo Website

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I Link di Religione 2.0 – 17.10.2008

link1) Ricerca Eurisko: elevata la domanda religiosa
2) Il Card. Bertone cerca di far scoprire la Bibbia ai giovani
3) Social Media in Africa – Parte 3 (in inglese)
4) Si cercano foto per il mosaico delle famiglie
5) Internet e Cellulari, giovani sempre più collegati: la Chiesa è assente con poche eccezioni
6) Mons. Celli: la Parola e lo “sviluppo di Internet”

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Al Sinodo dei Vescovi la proposta al Papa di aprire un blog

ratzinger-bloggerIn uno degli ultimi interventi al Sinodo dei Vescovi, una delle uditrici, la signora Agnes Lam, presidente dell’Associazione Biblica Cattolica di Hong Kong, tra le altre proposte fatte, ha invitato il Papa, o chi per lui, ad “aprire un blog in varie lingue per evangelizzare il mondo di oggi, con un versetto della Scrittura, una riflessione semplice e un breve testo con belle immagini”. L’Agenzia di informazione Zenit ha riferito che in sala la notizia ha suscitato sorrisi tra i Vescovi, mi auguro di approvazione, perchè la proposta non era nè assurda nè tantomeno fuori luogo. E’ da tempo che vado dicendo che anche il sito del Vaticano andrebbe rinnovato nelle sue funzionalità per renderlo più interattivo e favorire così il dialogo tra la Santa Sede e i cattolici di tutto il mondo. Visto che è l’anno paolino possiamo dire che da grande comunicatore quale era, forse Paolo avrebbe usato questi strumenti per la sua missione. Gli stessi concetti peraltro sono stati espressi anche da Mons. Celli nel suo intervento del 15 ottobre che riporto qui sotto sottolineandone i passi salienti.

Stiamo vivendo un periodo di profondi cambiamenti nel mondo della comunicazione. Gli esperti parlano spesso di una rivoluzione digitale per indicare gli straordinari sviluppi nelle tecnologie delle comunicazioni di cui siamo stati testimoni negli ultimi vent’anni. Sarebbe, tuttavia, un errore considerare questi cambiamenti come puramente tecnologici, perché essi hanno rivoluzionato anche la cultura delle comunicazioni. Hanno cambiato il modo di comunicare delle persone, il modo di aggregarsi e di creare comunità, il modo di conoscere il mondo, il modo di impegnarsi in organizzazioni politiche e commerciali.
Come comunità di credenti impegnata a far conoscere a tutte le genti la Buona Novella del Vangelo di Gesù Cristo, la Chiesa è di fronte alla sfida di riflettere in che modo riuscire a comunicare il suo messaggio nel contesto della nuova cultura emergente delle comunicazioni. Solitamente, abbiamo considerato i nuovi mezzi e tecnologie della comunicazione come strumenti per trasmettere la Parola – Evangelii Nuntiandi ha definito i nuovi mezzi come una “versione moderna ed efficace del pulpito”. La sfida di oggi è comprendere che le nuove tecnologie non sono solo strumenti di comunicazione, ma stanno profondamente influenzando la cultura stessa delle comunicazioni.
La comunicazione digitale ha trasformato i modelli di utilizzo e consumo dei media. Laddove in passato, avevamo la tendenza a considerare i lettori, gli ascoltatori o gli osservatori dei media come spettatori passivi di un contenuto centralmente prodotto, è chiaro che oggi dobbiamo considerare il pubblico come maggiormente selettivo e interattivo di una più vasta gamma di media. La logica delle comunicazioni è stata radicalmente cambiata – il focus sui media è stato sostituito da una concentrazione sul pubblico che è sempre più autonomo e deliberativo nel suo consumo dei media.
Noi siamo stati sempre, e giustamente, attenti al contenuto del nostro insegnamento; oggi dobbiamo essere più attenti al nostro pubblico, o ai molteplici pubblici, cui ci indirizziamo, per comprendere le loro preoccupazioni e le loro domande. Abbiamo bisogno di capire meglio e di tenere in considerazione i contesti e gli ambienti in cui essi incontreranno la Parola di Dio. Lo sviluppo di internet come mezzo interattivo, dove gli utenti cercano di imporsi in qualità di soggetti e non solo di consumatori, ci invita a sviluppare in modo più esplicito forme dialogiche di insegnamento e presentazione.

Via: Zenit

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Foto2Avi: un programma per convertire immagini e slides in video

foto2aviVi segnalo un nuovo programma, che ci permette di creare un video da far vedere in classe, a partire da alcune immagini, oppure dalle slides di powerpoint. Il programma si chiama Foto2Avi, è gratuito ed esporta video in diversi formati, anche in formato dvd (seguire le istruzioni qui). Si possono anche inserire commenti, sottotitoli, musiche e colonne sonore.

Il procedimento è molto semplice, se abbiamo già le immagini a nostra disposizione basta selezionarle nella finestra di sinistra, mentre nella finestra di destra si possono scegliere le transizioni tra una immagine e l’altra. Al contrario se abbiamo una presentazione in powerpoint, basta salvarla con nome e scegliere come formato la sequenza di immagini. Una volta esportare tutte le immagini il procedimento è simile a quello descritto sopra. Il link diretto per scaricare il programma è questo. Un altro programma simile lo avevo già segnalato in un altro post.

Via: DownloadBlog

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Materiali interattivi sulla crisi in Darfur

darfurIeri era il Blog Action Day ed ho realizzato un post raccogliendo tutto il materiale segnalato in due anni su questo blog. Oggi voglio continuare a documentare il problema della povertà nel mondo con altro materiale interattivo relativo alla crisi in Darfur.

Visto che i media sembrano aver dimenticato la sofferenza di questo popolo africano, tutti presi dai problemi dell’economia nostrana che, al solito, ci tocca più da vicino (anche se poi a rimetterci sono sempre loro, i poveri del mondo) diamo uno sguardo, magari con i nostri alunni più grandi che già conoscono l’inglese, a questi video esplicativi e a questa timeline della storia del Darfur. Il modo migliore per non dimenticare è continuare a parlare….

Via: Larry Ferlazzo Blog

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Le ultime applicazioni religiose per iPhone

Continuo la segnalazione delle ultime applicazioni religiose per l’iPhone uscite proprio in questi giorni di ottobre.

Per praticità le divido secondo le diverse religioni:

Cristianesimo:

Bible2Go – Testo della Bibbia in diverse lingue
Amplified Bible – Testo della Bibbia con molte funzionalità
Ave Maria – Un aiuto per la recita del rosario (in italiano!!!).
Bible Verses – Citazioni giornaliere della Bibbia
Greek Grams – Grammatica del Greco biblico

Ebraismo:

Daily Proverbs – Dal libro della Bibbia, un proverbio al giorno
Pocket Luach – Applicazione per convertire il calendario ebraico nel calendario gregoriano
Shabbat – Orologio per scandire i vari momenti delle festività ebraiche

Bahai:

Prayer Book – 200 preghiere Bahai

Buddhismo:
Shoshinge – Testo scritto dal monaco giapponese Shinran, fondatore del Buddhismo Shin
Singing Bowls – Musica per la meditazione

Induismo-Islamismo:

Panchang – Calendario delle feste religiose in India

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