Internet e Chiesa, un rapporto da approfondire

chiesa e internetHo letto con piacere un articolo su Zenit relativo ad un incontro del Comitato esecutivo della Commissione Episcopale Europea per i Media. Sicuramente la Chiesa sta scoprendo (a mio avviso con un pò di ritardo) la rete e le sue potenzialità. Non a caso il prossimo anno avrà luogo una Assemblea Plenaria dal titolo “La Cultura di Internet e la Chiesa”, che radunerà a Roma nel marzo 2009 i Vescovi presidenti delle Commissioni episcopali per le comunicazioni sociali delle Conferenze Episcopali d’Europa. Mi hanno colpito in modo particolare alcuni passaggi del comunicato relativo all’incontro di aprile 2008 e che vi riporto qui sotto:

“La cultura del web è una cultura della reticolarità”.

“E’ una rete orizzontale di persone che sempre più dialogano tra loro. E’ una tecnologia orizzontale caratterizzata dalla capillarità (accesso del singolo utente), connettività (possibilità di entrare in relazione con altri utenti), socialità (si parla di social network), dove la condivisione del sapere e le relazioni tra individui si rivelano centrali”.

“Queste caratteristiche del web, cominciano ad avere effetti sulle nostre società, e sono particolarmente visibili tra i giovani”.

“i Vescovi europei responsabili per i media cercheranno di analizzare gli effetti della cultura del web nella e sulla nostra società, e nella e sulla Chiesa; di verificare in quale modo i cristiani possono intervenire in questa cultura, e quale l’apporto al dialogo ecumenico ed interreligioso che il web può recare alle comunità cristiane”.

“I media cattolici devono essere una presenza, una compagnia costante, una proposta per queste persone in cerca di Dio”.

“Dobbiamo evitare di cadere nell’autoreferenzialità e di parlare solo da cattolici a cattolici dimenticando le persone che non fanno parte delle nostre comunità e che sono in ricerca”

Fra le tante presenze dei cattolici su internet (12.000 in Italia secondo siticattolici.it), sta emergendo in particolar modo quella della Diocesi di Milano, in una intervista al professor Daniel Arasa, docente presso la Santa Croce di Roma infatti la diocesi ambrosiana è citata come una delle diocesi modello in questo senso.

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Commenti

  1. Monica Prandi scrive:

    Ciao Luca!
    Anch’io come te esulto di gioia per questo passo in più della Chiesa nel dialogo col mondo, dentro le regole del mondo!
    Internet e il mondo delle nuove tecnologie sono un importante ed efficace canale di evangelizzazione e anche di testimonianza: sicuramente S. Paolo ci avrebbe navigato volentieri… e avrebbe inviato corpose mail alle comunità… Grazie per il tuo prezioso lavoro di segnlazioni e aggiornamenti.
    Monica

  2. Luca scrive:

    Certamente come dici tu San Paolo avrebbe sicuramente utilizzato internet per stare connesso con i suoi fratelli… ma lo sai che non ci avevo mai pensato :)
    Per fortuna la Chiesa se ne sta accorgendo, non a caso si stanno ripetendo incontri ed analisi su questa realtà troppo a lungo ignorata o peggio demonizzata. Sono fiducioso che diventerà un mezzo per comunicare il vangelo negli angoli più remoti della terra. Lo sapevi che il Papa ha mandato un sms a tutti i giovani che parteciperanno all’incontro in Australia? Incredibile…
    Ciao
    Luca

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