Parlando di Vaticano e di digitale

Sembra che ormai le cose Vaticane facciano più che notizia se “La Stampa”, a pochi giorni dall’apertura del sito News.va prevista per il 29 giugno e dopo il restyling in chiave 2.0 del sito ufficiale del Vaticano, ha deciso di aprire un suo portale www.vaticaninsider.com, addirittura in tre lingue, dedicato interamente alle notizie che provengono dai sacri palazzi. Un sito ben costruito, molto articolato, con approfondimenti ed excursus storici sulla Chiesa e sui Papi. Da non perdere l’ottima infografica animata su come si elegge un Papa, utile anche a scuola perchè mostra passo passo come e dove avviene il conclave.

Ma c’è chi si è affrettato anche a creare Vatican Wars un gioco su Facebook del tipo Farmville, dedicato però al Vaticano e al conflitto tra Crociati e Templari per eleggere il proprio Papa favorito. La cosa interessante è che per realizzare il gioco gli sviluppatori sostengono di aver intervistato prelati e semplici credenti, sia per cercare di creare una applicazione possibilmente neutra, sia per tastare gli umori che vengono dalla base. Non a caso infatti ai giocatori verrà chiesto di esprimersi anche sui grandi temi scottanti della morale cattolica come il celibato del clero o il ruolo delle donne nella Chiesa.

Come giustamente osservato, forse di Vaticano oggi si parla troppo, è diventata quasi una moda, e il digitale non ha che amplificato la diffusione delle notizie che ogni giorno giungono da Roma. Speriamo solo che in questi luoghi di aggregazione di “sacre news”, ci sia anche lo spazio per dare voce a quella chiesa nascosta, silenziosa e operosa che da sempre anche a costo della vita, testimonia il Vangelo nelle strade più remote e polverose del mondo.



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Commenti

  1. Silvio scrive:

    In effetti la “moda” Vaticana l’ho colta anche io e forse, a mio avviso, ce ne è anche troppa ovvero, è normale che sia così nel web.
    Piuttosto, spero, come te, che venga fuori anche quella parte nascosta che è la base del Vangelo e che non si preoccupa di apparire ovunque ma solo dove è utile.

  2. Luca scrive:

    Infatti il problema non è diminuire la voce della Chiesa nel web casomai accrescerla con la Chiesa che purtroppo ha poca voce….

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