Ma cosa vogliono questi di Repubblica?

Ieri su Repubblica è apparso un articolo che riguarda gli insegnanti di Religione e che mi è sembrato fuori luogo per diversi motivi. Nell’articolo, lo potrete leggere, si mette l’accento su un aumento degli insegnanti di religione, mentre nella scuola non si fanno che tagli. Ovvio che se le informazioni sono state date in questo modo avranno creato larghi consensi fra i lettori del giornale. Si parla di crisi e l’ora di religione, da molti considerata inutile, aumenta? Ma analizziamo bene i fatti. Mi sono andato a leggere i dati del ministero pubblicati sul sito, per gli anni 2008/2009 e 2009/2010. Nel 2008/2009 gli insegnanti di religione a tempo indeterminato erano 14.123 e quelli a tempo determinato (gli incaricati annuali per intenderci) erano 11.808. Nel 2009/2010 gli idr a tempo indeterminato sono scesi a 13.880 con un calo di 243 insegnanti, mentre quelli a tempo determinato sono stati 12.446 con un aumento di 638 unità alle quali però vanno tolti i 243 che non sono presumibilmente più in servizio e quindi sono stati sostituiti da personale a tempo determinato. Insomma il famigerato aumento è stato di 395 unità a tempo determinato. E’ su questo dato che mi vorrei soffermare per dire che l’aumento è solo per il personale a tempo determinato, il che significa che molto probabilmente alcuni insegnanti di classe della primaria hanno smesso di insegnare religione e sono stati sostituiti da insegnanti specialisti. Purtroppo i dati del ministero non sono così dettagliati per arrivare a capire se l’aumento è stato nella scuola primaria o in generale. Ma sono sicuro che è un dato che il prossimo anno potrebbe anche ribaltarsi.

Quello che andava forse messo in luce da parte di Repubblica è che sono in aumento gli insegnanti precari (non di religione) con contratto annuale 23.277 quest’anno, contro i 20.282 dell’anno scorso. Invece di prendersela con gli insegnanti di religione ai quali adesso si vogliono imputare colpe che non hanno, si dovrebbe parlare con più forza e combattere vere battaglie, per quell’esercito di precari, dei quali anche molti idr fanno parte. Per non parlare poi di quanto si potrebbe informare i lettori sul denaro speso per continuare a mantenere soldati e armamenti in italia e all’estero, forze di polizia per i derby del calcio e così via… Perchè prendersela tanto con gli idr? 300 insegnanti in meno potrebbero cambiare le sorti della crisi economica? Lascio a voi ogni considerazione.



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Commenti

  1. miriam scrive:

    Accidenti stanno anticipando sempre più i tempi della “favola ferragostiana”
    (sperando quindi che allora ci lascino in pace)!
    Certo poi il caldo di questi giorni può dare anche alla testa e tutti possono “berla”, liberi certo di crederci, ma, secondo la logica matematica, chi un pò ce l’ha,(nonostante taluni sembrerebbero sprovvisti) sa che è proporzionale la cosa: meno classi inevitabilmente vuol dire meno cattedre di religione, ergo meno docenti.
    …ma vai e faglielo capire…

  2. Luca scrive:

    Miriam anche lo Snadir è intervenuto oggi sulla questione…
    http://www.snadir.it/viewDocument.aspx?id=3310

  3. miriam scrive:

    Luca, anche Incampo, su http://www.culturacattolica.it dice la sua…e guarda caso parla di matematica!!

  4. Luca scrive:

    Beh meno male :)

  5. raffaele scrive:

    Probabilmente l’aumento è dovuto a una divisione delle cattedre da 18 ore (12+6).

  6. Luca scrive:

    Raffaele a quanto sembra l’aumento è solo alla primaria quindi dovrebbero essere insegnanti di classe che hanno smesso di insegnare religione per lasciare il posto agli specialisti. Non si spiega altrimenti. Comunque il numero delle ore è quello solo che cambia la figura dell’insegnante.

  7. enzo maisto scrive:

    esempio al limite in caso di crisi: da 36 ore si deve passare a 32 ore alle superiori:ok
    si toglie matematica informatica elettronica e via dicendo.
    si deve passare a 20 ore :ok si toglie qualche altra materia .
    ma mai religione.
    ergo l’italia è come una nazione musulmana
    prima la religione e poi il cittadino
    al limite ma sempre al limite:una sola ora di scuola: un’ora di religione
    tutti contenti e tutti in paradiso
    un saluto

  8. Luca scrive:

    Enzo non si può diminuire la religione, equivarrebbe a levarla dalla scuola. Si tratta di un’ora sola alla settimana… Non credo però che i mali dell’Italia si risolvano levando l’ora di religione che è pur sempre cultura. Se poi vogliamo rimettere mano alla cultura e smantellarla allora si può fare… Siamo già sulla strada buona… Il buono e onesto cittadino credo che però debba lottare e reagire a ben altri sprechi e usi sconsiderati del denaro pubblico, non però a quelli che riguardano la cultura in tutte le sue forme…

  9. Christian scrive:

    MI spiace che Enzo, come la stragrande maggioranza di chi non ha il coraggio di guardare il programma ministeriale della materia, creda che Religione sia…catechismo!
    Coraggio, Enzo, anche se la Chiesa ti dà fastidio…un po’ di cultura non fa male a nessuno!!!

  10. miriam scrive:

    Enzo, ma tu hai idea di come sia una nazione musulmana? L’italia è l’italia! Per la sua multiforme tipologia di nazione, inclusa anche la sua radice cristiana, che la rende unica al mondo! Quindi dico che anche se dovesse restare una sola ora di scuola e questa fosse di religione, fatta nel miglior modo possibile, sarebbe sufficiente per avere tutte le conoscenze e competenze per giostrarsi nel mondo globalizzato.
    saluti

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