“I Biscotti”: una storia che fa riflettere

Ieri su San Nativo Digitale è stata pubblicata una storia che mi ha colpito e che sinceramente non conoscevo. La voglio offrire anche a voi per utilizzarla a scuola il prossimo anno. Spero vi piaccia.

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d’attesa di un grande aeroporto.
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo,decise di comprare un libro per
ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per
stare più tranquilla. Accanto a lei c’era la sedia con i biscotti e dall’altro lato un signore che
stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l’uomo ne
prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra lei e
lei pensò “ma tu guarda se solo avessi un po’ più di coraggio gli avrei già dato un pugno…”.
Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l’uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno
ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna
pensò: “ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!”. L’uomo
prima che lei prendesse l’ultimo biscotto lo divise a metà! “AH, questo è troppo” pensò e
cominciò a sbuffare e indignata si prese le sue cose il libro e la sua borsa e si incamminò
verso l’uscita della sala d’attesa. Quando si sentì un po’ meglio e la rabbia era passata, si
sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l’attenzione ed evitare altri
dispiaceri. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando… nell’aprire la borsa vide
che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capì
solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quel uomo seduto accanto a lei che
generosamente aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore al
contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell’orgoglio.

LA MORALE:
Quante volte nella nostra vita mangeremo o abbiamo già mangiato i biscotti di un altro senza
saperlo? Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle
persone, dobbiamo guardare attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano!



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Commenti

  1. miriam scrive:

    Mi richiama alla mente la parabola del Padre Misericordioso, che mette in luce la grandezza del cuore di questo padre. Se fosse stato un padre qualunque , uno della nostra “razza”, probabilmente avrebbe lasciato che il figlio suonasse alla porta, avrebbe brontolato con la moglie e dopo averlo rimproverato con un ” te lo avevo detto” lo avrebbe subito mandato a lavorare per fargli risarcire il patrimonio sperperato…questo nella migliore delle ipotesi…nel mondo infatti ci sono padri che non sanno perdonare neanche i loro figli.
    Questo padre invece è di ben altra “razza” : gli corre incontro, lo abbraccia, lo bacia. Non solo : non ascolta nemmeno l’atto di autoaccusa del giovane, gli fa portare il vestito più bello, i sandali, l’anello, ordina un banchetto per lui. I miei alunni puntualmente dicono : “ma non è giusto, io mi comporterei così e cosà…”
    Facciamo fatica a comprendere questo padre che in fondo, perchè di un’altra “razza”, può permettersi di largheggiare nei confronti dei propri simili.

  2. mirella@ scrive:

    Bella storia e delicata. Fa riflettere veramente. Se solo sapessimo, tutti, agire cosí, anche in tanti altri ambiti della vita, non ci sarebbero guerre, rivalità odi di razza e religione.

  3. Luca scrive:

    Si la storia è una di quelle che ti allarga il cuore da una parte e dall’altra ci fa diventare piccoli piccoli perchè magari anche noi avremmo agito come quella ragazza…

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