Ieri mattina Benedetto XVI all’udienza del mercoledi ha voluto dedicare un momento di riflessione alla 43a giornata delle comunicazioni sociali. E lo ha fatto con un breve ma intenso messaggio a tutti, ma in modo paticolare ai giovani, ai nativi digitali, che usano quotidinamente le nuove tecnologie e intessono relazioni virtuali con i loro coetanei. Il Papa ha parlato in inglese, forse non a caso, usando proprio la lingua più diffusa della rete e quella che permette meglio la comunicazione nel mondo di oggi. Il messaggio tradotto lo potete leggere qui sotto:
La prossima Domenica, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni. Nel mio messaggio di quest’anno, ho invitato tutti coloro che fanno uso delle nuove tecnologie della comunicazione, soprattutto i giovani, a utilizzarle in modo positivo per realizzare il grande potenziale di questi strumenti, nella costruzione di legami di amicizia e di solidarietà, i quali possono contribuire a un mondo migliore.
Le nuove tecnologie hanno portato a cambiamenti fondamentali nel modo in cui le notizie e le informazioni vengono diffuse e nel modo in cui le persone comunicano e si rapportano agli altri. Desidero incoraggiare tutti coloro che hanno accesso al cyberspazio perchè siano attenti a mantenere e promuovere una cultura di rispetto, di dialogo e di amicizia autentica dove i valori della verità, l’armonia e la comprensione possano crescere.
Ai giovani in particolare: mi appello a voi perchè testimoniate la vostra fede attraverso il mondo digitale! Impiegate le nuove tecnologie per far conoscere il Vangelo, in modo che la Buona Novella di Dio, l’infinito amore per tutte le persone, risuonino in modo nuovo nel nostro mondo sempre più tecnologico!
Qui sotto potete leggere anche i commenti di Mons. Celli e di don Paolo Padrini al messaggio del Papa.
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Speriamo di riuscire, in maniera nuova non tanto ad essere evangelizzatori che portano “verità” agli altri, quanto coltivatori del vangelo in noi. Esprimendo noi stessi, allora, con tutte le povertà di un uomo, diremo qualcosa anche del Signore. Ed è bello pensare questo anche in relazione ai new media…certamente serviranno energie, sinergie e idee. buon lavoro a tutti!
Si siamo davvero all’inizio di un percorso nuovo, ma non dimentichiamo che, come dici tu, per noi cristiani annunicare il Vangelo vuol dire sempre viverlo in prima persona….