Le maestre di classe e l’ora di religione

teacherCon il prossimo anno scolastico e il cosidetto “maestro unico” ci saranno alcuni cambiamenti nella scuola italiana. Tra questi qualcosa riguarderà anche l’ora di religione. Mi giunge voce dai colleghi della primaria, che molte insegnanti, che fino ad ora avevano scelto di non insegnare religione nella loro classe lasciandolo fare agli irc specialisti, improvvisamente hanno avuto una folgorazione sulla via di Damasco. Dal prossimo anno infatti, chiamate forse da una “volontà superiore” a compiere la loro missione divina, insegneranno quasi sicuramente la religione nella loro classe arrivando così, guardà un po’, a completare l’orario cattedra e togliendo però il lavoro ai docenti preparati appositamente a questo scopo. Forse si può dire qualcosa in proposito.

1) Innanzitutto, per quanto ne sò dai miei alunni e per aver insegnato qualche anno nella scuola primaria, la maggior parte delle maestre di classe non svolge l’ora di religione ma usa quelle due ore di lezione per svolgere il proprio programma. Risultato? I bambini arrivano alla scuola secondaria di 1° completamente a digiuno per quanto riguarda i contenuti della religione.
2) Si entra in graduatoria per l’insegnamento della religione solo dopo aver fatto un corso e aver preso un semplice attestato, mentre gli irc specialisti devono frequentare un istituto di Scienze Religiose con tanto di diploma a livello universitario.
3) Con tanti anni di insegnamento alle spalle è ovvio che tali docenti andranno avanti a tutti gli irc specialisti arrivati da poco ma non per questo meno preparati e motivati all’insegnamento.
4) Non si può assecondare una scelta di comodo, perchè di questo si tratta, a scapito della dignità di una disciplina, che rischia di essere ulteriormente messa da parte proprio per queste figure poco qualificate.

A questo punto chi può fare qualcosa lo faccia. I sindacati in primis, che non possono permettere il licenziamento di insegnanti già collaudati nella scuola, le curie, facendo un controllo di chi e perchè vuole insegnare religione nella propria classe. Basterebbe chiedere alle maestre di classe di portare a fine anno il quaderno degli appunti degli alunni, per verificare il programma effettivamente svolto. Allora si che se ne vedrebbero delle belle. Piena solidarietà dunque a quei colleghi che rischiano il posto di lavoro, che purtroppo non sono pochi. Se qualcuno vuole farsi avanti e spiegare meglio quello che sta succedendo sarò ben contento di dargli spazio.

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Commenti

  1. La situazione va risolta a livello nazionale con un accordo preciso con il Minstero dell’Istruzione nonchè una maggiore apertura mentale da parte delle curie, uffici scuola in particolare; paradossalmente poco consapevoli delle potenzialità degli IRC da impiegare anche su progetti di vasta scala (e retribuiti) a livello mondiale. Non mi sembra proprio il caso che proprio nell’anno paolino ci si chiuda nel localismo della propria classe. Un idr che veda la sua sopravvivenza legata allo stipendio, come purtroppo molti opportunisti e falsi idr cntinuano a vedere, non ha capito nulla del senso ultimo della Missione cristiana. Alle genti dunque, che nel mondo c’è tanto spazio per tutti.
    Ciao
    Stefano

  2. Graziella Beatrice scrive:

    Sono d’accordo con quanto detto nel commento precedente. Soprattutto sulla grande risorsa che gli idr sono all’interno della scuola primaria.

    Ma a questo aggiungo anche che se ci fosse un po’ più di “severità”, concedetemi il termine, nel rilascio dell’idoneità agli insegnanti, ci potrebbe essere davvero una bella scrematura.
    In alcune Diocesi l’idoneità viene data all’insegnante di classe addirittura sulla “fiducia”, quindi senza nemmeno fare un corso d’aggiornamento o senza nemmeno controllare i cosiddetti requisiti.
    Gli stessi DS poi permettono che tra i loro insegnanti si faccia il va e vieni senza nemmeno sapere chi ha o no l’idoneità.

    Un caro saluto
    Graziella

  3. Luca scrive:

    @ Stefano e @ Graziella: mi sembra che si cominci a delineare meglio il quadro della situazione…

  4. Maria Concetta scrive:

    Hai iquadrato bene la situazione. Il problema grosso è che siamo nella nebbia più totale, ci sono dirigenti che invitano gli insegnanti di classe a riprendersi l’ora di religione per far quadrare l’organico e dirigenti che dicono che ciò non è possibile. L’ufficio scuola non sa che pesci prendere………..e ci avviamo a frequentare i corsi di aggiornamento con “colleghe” mai viste!
    So di certo che nelle classi senza l’idr il programma si limitava a un accenno al Natale e alla Pasqua.
    Nel mondo ci sarà posto per tutti………ma ci piacerebbe sapere che fine facciamo e dov’è il nostro posto!

  5. laura scrive:

    Sono un’insegnante titolare di classe che insegna anche religione cattolica e leggendo le considerazioni fatte in merito a questa disciplina mi sono sentita molto offesa per le ossevazioni fatte da una collega che per timore ( giustamente condiviso anche dalla sottoscritta) di perdere il posto di lavoro si permette di denigrare la professionalità dei docenti titolari . Come tante altre colleghe frequento corsi di aggiornamento, programmo le attività di religione cercando di integrarle con il percorso generale della classe e approfondendo personalmente i temi che di volta in volta affronto. Non svolgo altre discipline nelle due ore di RC, che anzi ritengo siano una bella opportunità per fare con i miei alunni discorsi più ampi e profondi che vanno ben oltre l’apprendimento della lezione.
    Ritengo che gli insegnanti di IDR dovrebbero risolvere il problema a livello ministeriale, non contrapponendosi con critiche spesso gratuite ai colleghi con cui lavorano.
    Laura

  6. Luca scrive:

    @ Laura, la nostra perplessità non è nei confronti di chi come te insegna religione nelle due ore e cerca di farlo con scrupolo e coscienza, ma verso quelle colleghe che non la insegnano e ti assicuro che sono tante, e che per questo rovinano la categoria della maestre di classe con il loro cattivo esempio… Non ti devi sentire offesa dagli idr ma dai tuoi colleghi che non fanno il loro dovere… Poi il prossimo anno la scelta è ovvio che sarà di comodo ma quanti idr andranno a spasso? Certo che il problema è ministeriale, ma poi a scuola ci siamo noi e siamo noi a subire licenziamenti, è ovvio che uno poi va a guardare il lavoro o non lavoro degli altri….

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