Prime notizie dal convegno “Chiesa in rete 2.0”

chiesa-in-reteDopo tanta attesa è iniziato finalmente il convegno “Chiesa in rete 2.0”. Le relazioni di questa mattina hanno affrontato il tema della chiesa e il web 2.0 dal punto di vista filosofico (Prof. Fabris), teologico (Prof. Mazza), sociologico (Prof. Martelli) e della comunicazione (Prof. Arosa). Tante voci per dire che la nuova frontiera del web 2.0 non è solo possibile per la chiesa, ma anche auspicabile. Il modello relazionale, del contatto, deve essere per i siti web diocesani il modello di riferimento rispetto al vecchio modello della vetrina. Non mancano certo rischi e paure nell’incontro con le nuove tecnologie, perchè come ha detto Benedetto XVI, “non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche eticamente praticabile”. D’altra parte tutte le grandi innovazioni nel mondo dei media sono sempre state accompagnate da allarmismi e immotivate paure; lo è stato per i primi film, per la radio e ancora per la tv, per internet e adesso per il web sociale.

Il pomeriggio è cominciato con una videoconferenza a più voci: collegamenti con la Francia, il Cile, Boston e Madrid. Ognuno per dire come la chiesa sparsa nel mondo si sta attrezzando per accogliere ciò che di positivo viene dal web 2.0 per evangelizzare e incontrare gli utenti della rete. Una preoccupazione per tutte: non creare strutture che poi non servono agli utenti, cercare di andare incontro a quelle che sono le reali necessità del territorio in cui si opera. Nota dolente i siti web diocesani, le statistiche che sono state presentate, dicono che sono ancora troppo ancorati al vecchio modello unidirezionale e poco interattivo. Le percentuali dei siti 2.0, seppure in aumento, restano ancora basse, non mancano però casi di eccellenza, il sito web della diocesi di Napoli, Milano, Noto e Udine che mentre sto scrivendo vengono presentati dai loro curatori.

Insomma, tra luci ed ombre ci stiamo muovendo verso un cambiamento del modo di concepire la comunicazione della chiesa con i suoi fedeli. D’altra parte l’annuncio dell’accordo tra Google e il Vaticano si muove proprio in questa direzione e tutti stiamo attendendo il testo del prossimo messaggio di Benedetto XVI per la giornata delle comunicazioni sociali. Se volete una mia impressione personale però, niente di nuovo sotto il sole, almeno fino ad ora. Ma forse i cambiamenti si sa non avvengono mai con squilli di trombe….

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Commenti

  1. Christian scrive:

    ..dici niente di nuovo sotto il sole…ma il fatto che tu sia lì a questo convegno, dimostra già una grande novità!!!!
    E poi… W noi di irc2.0!!!

  2. donMo scrive:

    Bravo, ottima sintesi, non avrei fatto di meglio:)

  3. Silvio scrive:

    Sì, le novità, nella Chiesa, non sono mai pubblicizzate al 100% e credo sia un bene (a parte la new entry youtube, ma era inevitabile).
    Guardiamo cosa cambierà dopo questo incontro anche se penso poco, non cosa deve cambiare bensì chi…
    E’ una nuova mentalità quella che ci deve (brutto verbo) essere.

  4. Luca scrive:

    @Christian, hai visto che irc 2.0 è apparso su Avvenire? Questo il link: http://www.avvenire.it/Chiesa/convegno+chiesa+2.0.htm

    @donMo, grazie troppo buono :)

    @Silvio, infatti più che una questione tecnica è un problema di mentalità diversa che è difficile far passare…

  5. […] il convegno su “Chiesa in Rete 2.0” è passato ed è difficile dire cose nuove dopo alcune, ottime che sono già state […]

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