Quando aprii questo blog 2 anni fa, parlare di Chiesa 2.0 era qualcosa di nuovo. Pochissime esperienze a riguardo, pochissimi interlocutori, qualche sacerdote e amico mi aveva già preceduto con un suo blog, ma all’interno della Chiesa la riflessione doveva ancora sostanzialmente iniziare. Oggi siamo andati avanti.
Di Chiesa 2.0 se ne parlerà ad un convegno in Gennaio dal titolo “Chiesa in rete 2.0”, promosso dall’Ufficio per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della Cei (con rammarico noto che non è stato invitato nessuno che io conosca nel panorama dei siti 2.0 e dei blog dedicati alla religione). Lo stesso avverrà a marzo nel seminario di studi per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2009, che avrà come titolo: “Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”. Ma in ottobre si era parlato di media anche a Budapest, e il Card. Bagnasco aveva per l’occasione, fatto un lungo discorso su come integrare il messaggio cristiano nella cultura dei media. Al Sinodo lo stesso l’argomento è ritornato più volte nelle relazioni dei padri sinodali. In ultimo Zenit in questi giorni ha pubblicato un intervento di padre John Flynn dal titolo “La Fede verso un decollo informatico”. Padre Flynn ci racconta quello che sta avvenendo a diversi livelli, dal Cardinal Sepe su Facebook a GodTube. Ormai si moltiplicano gli esempi di una Chiesa che con un po’ di ritardo cerca di riprendere il terreno perso in questi ultimi anni rispetto all’evoluzione della rete. Come si suol dire…. Meglio tardi che mai. Una cosa è certa: come ha sempre fatto, la Chiesa saprà entrare da qui in avanti, con saggezza e prudenza, in questo nuovo mondo fino a poco tempo fa a lei estraneo e sconosciuto.
Via: Cerco il Tuo Volto
Technorati Tags: chiesa 2.0, religione
Mi sto giusto iscrivendo al convegno, guarda caso:)
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Sono daccordo con te quando scrivi, per ultimo:
…la Chiesa saprà entrare da qui in avanti, con saggezza e prudenza…
E’ proprio quello che stavo pensando quando leggevo l’intervento di Flynn.
La Chiesa ha sempre fatto così e non ha, quasi, mai sbagliato nel prendere certe decisioni. Credo inoltre che già sappia cosa è la tecnologia e tutto il resto, ma che abbia lasciato l’iniziativa di “aprirsi” alle singole persone.
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@donMO: secondo me avrebbero dovuto invitarti come relatore…
@Silvio: sul fatto che la Chiesa sappia che cosa è la tecnologia e nel caso specifico cosa sia il web 2.0, forse comincia ad essere chiaro adesso…
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troppo buono:)
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[…] si apre il convegno “Chiesa 2.0 in rete”, a cui sto partecipando come rappresentante della mia diocesi; e di ieri invece è la notizia che […]
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