Vorrei provare a segnalarvi una serie di attività e strumenti utili nella didattica della religione proprio a partire dal web 2.0. Che cosa intendo… Molti di noi purtroppo non hanno possibilità di accedere all’aula computer o perchè troppo utilizzata dall’ora di Tecnologia o perchè i pc non funzionano. Parlando con i colleghi di religione molti lamentano questa realtà a detrimento sicuramente di una più incisiva lezione, che si potrebbe realizzare con l’utilizzo di strumenti più vicini agli alunni (youtube, second life ecc…). Sono di ritorno da un convegno per insegnanti di religione della regione toscana. Ebbene lì parlavamo tra le altre cose del perchè gli alunni si dimenticano facilmente i concetti che noi con tanto entusiamo crediamo e dico crediamo, di avergli comunicato. Uno dei possibili gap potrebbe essere a mio avviso quello di non usare gli stessi linguaggi o se volete di privilegiare spesso il linguaggio verbale che a quanto pare non può più bastare. Allora che fare? Certo avere il computer a disposizione faciliterebbe molto il lavoro, ma partendo dal presupposto che non c’è vorrei suggerirvi alcune idee da utilizzare nella vostra didattica quotidiana. Premetto che queste idee che sto per darvi sono sicuramente più adatte ad alunni della scuola primaria e secondaria di 1° e che sicuramente molti di voi già le conoscono. La prima idea è quella dell’uso di TAG nella scrittura.
Cosa sono i tag nel web 2.0? Molti di voi lo sapranno già: i tag sono le parole evidenziate e
ingrandite a seconda dell’importanza della parola stessa. Una nuvola di tag, detta anche tag cloud, è un insieme di etichette in cui ognuna ha una grandezza o un colore proporzionale al proprio peso o importanza all’interno del testo o del sito. Il peso è generalmente reso visivamente con l’utilizzo di un font più grande.Un altro aspetto interessante è che i tag sono nella maggior parte dei casi attribuiti dagli utenti, quindi ci troviamo di fronte ad un autentico caso di user generated content. Tuttavia ci sono delle eccezioni, in cui è il redattore stesso del sito che decide di taggare i contenuti ad uso e consumo dei propri utenti
Io ho cominciato ad utilizzare i Tag a scuola quando ho avuto bisogno di dettare o di commentare un testo che era stato letto. In pratica gli alunni sono invitati dall’insegnante a dire loro stessi quali parole del testo ritengono più significative e dopo devono scrivere quella parola sul quaderno di una dimensione più grande rispetto al resto del testo e possibilmente di un altro colore.
Sono gli stessi ragazzi quindi a decidere quali sono i tag più importanti. In questo modo la lezione diventa più partecipata e collaborativa che poi è lo stesso spirito che anima il web 2.0. Questo semplice strumento ha inoltre come indubbio vantaggio quello di aiutare i ragazzi nella memorizzazione delle parole (i colori e l’aspetto ludico aiutano in questo) e anche nella riflessione critica rispetto a quello che viene loro dettato o proposto.
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[…] uno dei precedenti post sull’uso del web 2.0 nella didattica, avevo parlato dei Tag. Adesso riprendo brevemente […]
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[…] emerse in questo anno durante le lezioni e che gli alunni hanno scritto in fondo al quaderno in una nuvola di tag. Devo dire che questa attività è stata molto apprezzata dai miei alunni e sarà per me anche un […]
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