Sempre più “Touch”

Il 2010 è stato già definito l’anno dei Tablet, non solo per l’uscita dell’iPad di Apple, ma anche perchè entro la fine dell’anno è prevista una vera e propria invasione di computer mobili touch o meglio multi-touch, che, lo si voglia o no, saranno lo standard dei prossimi anni. L’esperienza di comunicazione con il computer diventerà sempre più “touchable” cioè “toccabile”, come già era successo per i telefoni cellulari dopo l’uscita dell’iPhone e come era stato profetizzato da film come Minority Report. Già oggi chi è abituato ad usare un telefono touch quando ha in mano un vecchio telefono cellulare con i classici tasti, è portato quasi istintivamente a toccare lo schermo senza ottenere ovviamente, nessuna risposta dal dispositivo. Il “touch” è un meta-linguaggio sicuramente più immersivo rispetto ai classici tastiera e tasti, che sembrano ormai sul viale del tramonto; è più immediato, più diretto, ciò che si vede si tocca e si modifica, un po’ come avviene poi nella vita reale, in cui tutto ciò che vedo, bene o male, lo posso anche toccare e manipolare. Dovrà essere un argomento da approfondire nelle sedi opportune (università, ecc..), anche nella sue implicazioni esistenziali, cioè del rapporto uomo-macchina, oltrechè fisiche. Il mercato comunque andrà avanti e fra poco, anzi a me è già successo, i giovani vedranno come vecchio tutto ciò che non è “touch”. Allora viene da chiedersi, è giusto assecondare questo modo di rapportarsi alla tecnologia che avanza? Il vecchio no, il nuovo si?! La nostra fede si basa su qualcosa che è “vecchio” ma ancora vivo e attuale come quando è nato.

Questo processo di “invecchiamento rapido”, iniziato con la società dei consumi, è inesorabile e non saremo certo noi a fermarlo, però come educatori dovremmo richiamare i nostri giovani ad un consumo sobrio e ragionevole della tecnologia; i dispositivi touch sono solo l’ultimo esempio di quello che è accaduto in passato per le consolle di videogiochi, per i televisori, per i lettori mp3, che oggi costituiscono le cianfrusaglie nelle case del mondo occidentale. Tuttavia c’è da dire che ai fini dell’istruzione i dispositivi di nuova generazione possono sicuramente costituire un valido supporto negli apprendimenti, anche per i bambini più piccoli. Opportunamente dosati e controllati, sono sicuro che saranno una opportunità per gli educatori di farne un tesoro per il loro lavoro.


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Fonte del post: iEducAzione



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