La rivista Jesus e l’insegnamento della Bibbia a scuola

bibbia a scuolaCon un editoriale a firma di Antonio Tarzia, la rivista dei paolini, Jesus, torna a chiedere alla neo-ministro, l’insegnamento curricolare della Bibbia nella scuola. Già da diversi anni, cattolici ma anche molti laici e non credenti, in modo particolare l’Associazione Biblia, stanno proponendo di inserire la Bibbia come studio obbligatorio per tutti, al pari di altre opere classiche come l’Iliade, l’Odissea, la Divina Commedia.

Dice a questo proposito don Tarzia: “Quello che maggiormente manca all’adolescente del terzo millennio, bombardato da messaggi contraddittori e pressanti, è la distinzione tra bene e male, cosa si deve e cosa non bisogna fare” e forse, aggiungo io, la Bibbia con la sua saggezza millenaria, potrebbe contribuire a restituire ai giovani di oggi un’etica che si sta perdendo. C’è da dire però che in questi tempi di tagli e di risparmio, con un maestro unico che dovrà gestire tutte le materie, questa proposta purtroppo rischia ancora una volta di rimanere tale con buona pace di tutti coloro, me compreso, che vorrebbero vedere i ragazzi padroneggiare un libro dal quale deriva molto della cultura in cui sono immersi.

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