Accordo Miur-Regioni per il “Piano Scuola Digitale”

Un passo avanti nella digitalizzazione della scuola e della didattica in Italia. Il ministro Profumo ha firmato infatti oggi un accordo con 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Umbria), accordo che prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro per dare la possibilità a studenti e insegnanti di “poter imparare e insegnare con l’innovazione digitale”. Qui sotto i punti salienti dell’accordo.

Lim in classe
È lo start point del Piano che prevede l’introduzione delle lavagne digitali nelle classi e l’introduzione di linguaggi, contenuti digitali per potenziare la lezione.

Cl@assi 2.0
Sono classi dove oltre alla presenza della lavagna ogni studente e insegnante ha un proprio portatile/tablet attraverso il quale dialoga con la lavagna digitale, accede alla rete, utilizza libri e contenuti digitali.

Centri scolastici digitali
Con questa azione non si punta a sostituire gli insegnanti con pc, spiegano dal Miur, ma grazie al ricorso delle tecnologie permette oggi a scuole che diversamente non esisterebbero dato l’esiguo numero di studenti iscritti, di esistere. Scuole quindi che vengono collegate alla rete anche tramite postazioni satellitari.

Scuole 2.0
Queste scuole attraverso le nuove tecnologie stanno trasformando i loro ambienti: orari scolastici, ma anche libri e contenuti digitali. Notevole l’esempio della rete “Book in progress” che realizza nuovi contenuti digitali prodotti direttamente dalle scuole e dagli insegnanti.

Fonte: Il Sole 24 ore



Esce “Francesco e il Principe di Gerusalemme” da leggere e colorare

Esce “Francesco e il Principe di Gerusalemme”: un album da colorare per viaggiare con la fantasia, assieme a san Francesco, fino in Terra Santa.
È una calda giornata estiva di tanti secoli fa a Gerusalemme: la città è tranquilla, e tutti sembrano riposare… Cosa ci fanno due frati, soli, per le vie dell’antica città, così silenziosa? Stanno andando in pellegrinaggio al Santo Sepolcro! Ma ecco che al portone una guardia blocca il loro passaggio: per entrare bisogna pagare una tassa, è la legge del Principe di Gerusalemme! Ma i fraticelli non hanno un soldo…
In 15 tavole divertenti ed espressive viene raccontata l’antica leggenda della visita di Francesco a Gerusalemme e del suo incontro con il Valì, il principe musulmano della città. La richiesta del Poverello di poter visitare il Santo Sepolcro suscita dapprima le infuocate ire del Principe; di fronte alla mite reazione di Francesco, però, il Valì si pente e regala ai fraticelli il luogo che diventerà la prima casa francescana della Città Santa.
Il libro è destinato ai bambini dai 3 anni in su, ma anche ai genitori che vogliano raccontare ai propri figli questa leggenda carica di significato, che insegna la possibilità di un dialogo disarmato e coraggioso, tra uomini di religioni e culture diverse.

L’album fa seguito a “Francesco e il Sultano” in cui si narra la vicenda, storicamente avvenuta, dell’avventuroso incontro tra san Francesco e il grande Sultano. Dalla decisione di Francesco di imbarcarsi per l’Oriente col mare in tempesta, al dialogo disarmato con il condottiero musulmano, al ritorno di Francesco nella sua Assisi. Le immagini sono accompagnate da brevi testi, resi in un linguaggio semplice ma tratti fedelmente dalle antiche fonti francescane che ci hanno tramandato questa storia.

Per maggiori informazioni e per acquistarlo online cliccate qui.



iCamilliani, applicazione per iOs e Android dedicata a San Camillo de Lellis

iCamilliani, l’applicazione che ti permette di scoprire la storia e i luoghi in cui ha vissuto e lavorato uno straordinario uomo e Santo, San Camillo de Lellis (1550-1614), dopo la prima uscita per iOs è ora disponibile anche per dispositivi Android.
Compiendo un percorso storico, artistico e spirituale d’eccezione, si entra in un affascinante viaggio in compagnia del fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani).
Una figura a tutto tondo, da soldato di ventura e giocatore di carte a “Gigante della carità”, che ha rivoluzionato l’assistenza ai poveri e ai malati.

In particolare l’applicazione illustra nei dettagli un gioiello della Roma barocca, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, scelta da San Camillo de Lellis quale base ideale per la sua Compagnia. La facciata, le sue splendide cappelle, le cantorie, le ricchissime decorazioni interne e la sacrestia, unica nel suo genere, rappresentano infatti il punto più alto del barocco-rococò romano.
iCamilliani è stata creata nell’ambito delle celebrazioni del IV Centenario dalla morte di San Camillo de Lellis (14 luglio 1614).



“Il Gomitolo” sito sicuro per bambini e adolescenti

“Il Gomitolo” è un sito interamente dedicato ai bambini e ai ragazzi, in pratica è un piccolo portale dove i genitori possono lasciare liberi i loro figli di esplorare il web in sicurezza. Le funzionalità sono davvero tante qui sotto ne elenco alcune:

– spazi interattivi (blog, chat, forum, profili, bacheca) dove bambini e ragazzi possono comunicare, protetti e sicuri grazie a premoderazione e moderatori presenti.

– uno spazio dove bambini e ragazzi possono proporre i loro disegni.

– rubriche a cui bambini e ragazzi possono scrivere per avere risposte a problemi di PC, scuola, compagni/fidanzatini e religione. L’ultima e’ curata da un sacerdote che dallo scorso settembre ha risposto a centinaia di domande che i bambini spesso si fanno ma che non hanno il coraggio di chiedere a genitori, insegnanti ecc…

– un archivio di siti sicuri e ricontrollati minimo ogni 2 mesi (se no vengono automaticamente nascosti alla vista degli utenti)

– una raccolta di biglietti di invito per feste e compleanni pronti per essere stampati, e una raccolta di schede didattiche A4 (da mettere nel quadernone) anche sulla religione.

I materiali offerti sono davvero tanti e disponibili per insegnanti, genitori, catechisti e operatori pastorali… Mi auguro che “Il Gomitolo” possa crescere e diventare un punto di riferimento sicuro nel grande mare del web…

Alla Scuola ebraica di Roma si studia con gli iPad

Durante la mia assenza dall’Italia nelle prime settimane di luglio, un amico e collega di Roma, mi ha inviato per e-mail questo articolo, che riporto integralmente, sull’utilizzo degli iPad da parte della Scuola Ebraica di Roma. Ancora una volta i nostri fratelli ebrei dimostrano di essere all’avanguardia e pronti a cogliere le novità nell’ambito della comunicazione.

“Un’opportunità fantastica”. Così rav Benedetto Carucci Viterbi, preside della Scuola ebraica di Roma definisce la grande novità che a partire dal prossimo anno porterà una rivoluzione nella didattica del suo istituto. A tutti gli studenti delle classi di prima media e di prima superiore, la scuola offrirà in comodato d’uso un iPad. Che eliminerà una parte dei libri, quelli già disponibili in versione ebook o pdf, e consentirà agli studenti anche di prendere appunti, fare ricerche e digitalizzare il loro studio quotidiano.
“È importante sottolineare che rimarrà il rapporto dello studente con il libro, il quaderno, la penna, e che l’impegno di tutti gli insegnanti (che sono già stati dotati di tablet per la formazione ndr) sarà quello di evitare che il mezzo prenda il sopravvento sul contenuto – specifica il rav – Detto questo io ho già in parte utilizzato il tablet per le mie lezioni, collegandolo a un video proiettore, e ho visto come i ragazzi si sentissero maggiormente coinvolti. Già l’anno scorso avevamo diverse classi con studenti che utilizzavano il tablet autonomamente e i risultati erano molto positivi”. Importante sarà evitare che gli alunni approfittino degli iPad in classe per distrarsi e non seguire le lezioni. Per evitarlo è allo studio il progetto di dotare le classi di uno schermo televisivo con Apple TV cui collegare non soltanto l’iPad del docente, ma anche quelli degli studenti, in modo che il professore possa tenere sotto controllo l’attenzione dei suoi allievi e che permetterà di utilizzare le app specifiche per la didattica. Le aule avranno inoltre linea internet wireless a banda larga per supportare il funzionamento degli apparecchi.
“Un altro aspetto che ritengo sia particolarmente importante da mettere in luce è la grandissima opportunità che un tablet offre per lo studio delle materie ebraiche – prosegue rav Carucci – In Italia abbiamo sempre avuto il problema della mancanza di libri di testo adeguati, andando avanti con dispense e fotocopie. Una carenza di strumento didattico che in qualche modo rischia di inficiare lo studio della materia. Un problema che l’iPad risolve grazie alla possibilità di selezionare il materiale, scannerizzarlo e permettere ai ragazzi di conservarlo tutto nello stesso file. Con pari dignità rispetto ai libri di testo in pdf delle altre materie”.
Svolta digitale anche al liceo della Scuola ebraica di Milano, selezionata dalla partnership internazionale European Schoolnet come pioniera digitale e che, grazie al supporto della Fondazione Scuola, offrirà anch’essa tablet in comodato d’uso alle sue prime liceo per l’anno scolastico 2012- 2013. I tablet andranno ad aggiungersi alle Lim (lavagne interattive multimediali) di cui sono già dotate tutte le classi da due anni e si imposterà così un nuovo modo di fare lezione. E proprio per questa ragione la Fondazione ha scelto di optare per tavolette Acer, che hanno già diversi programmi didattici sviluppati per la compatibilità alle Lim, come spiega il presidente Marco Grego: “Crediamo molto in questo progetto del tablet agli studenti, non come obiettivo fine a se stesso, ma come importante possibilità di rendere migliore la nostra scuola. D’altronde è lo stesso Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ad aver messo in evidenza la necessità di andare verso una scuola digitale – sottolinea – Siamo certi che questo nuovo mezzo di insegnamento innalzerà la qualità del nostro liceo e, se così sarà, verrà esteso ad altre classi”. Una quindicina di tablet sono stati distribuiti a tutti gli insegnanti, e la formazione è cominciata, per arrivare prontissimi all’appuntamento di settembre.
Le scuole ebraiche italiane si dimostrano così all’avanguardia nella sfida dell’innovazione che nei prossimi anni cambierà radicalmente il mondo dell’istruzione. L’esame di maturità 2012 è stato il primo a dare l’addio alle vecchie e sempre emozionanti buste contenenti le tracce spedite direttamente dal Ministero. Al loro posto temi, versioni e prove di matematica via email. Chissà se quando la classe 2017 si diplomerà, le tavolette digitali avranno sostituito anche i fogli protocollo timbrati di blu…

Rossella Tercatin, Pagine Ebraiche, luglio 2012

Anche le acquasantiere diventano elettroniche

Uno dei gesti liturgici più comuni, ma allo stesso tempo più importanti e simbolici, è quello del bagnarsi con una goccia d’acqua, presa dall’acquasantiera, la fronte, il cuore e le spalle formando il segno della croce.

Questo gesto ormai fa parte della consuetudine e del rituale di ogni fedele, è un gesto talmente automatico che spesso non ci soffermiamo abbastanza sulla sua importanza; un gesto che serve a ricordarci del nostro battesimo ed a riconfermare ogni volta la scelta che a suo tempo è stata presa per noi. Il segno della croce con l’acqua santa riconferma il nostro impegno cristiano e la nostra scelta di vita nella cristianità e nella fede.

I tempi in cui gli innumerevoli fedeli ogni giorno si bagnavano la fronte in Chiesa con la stessa acqua sono ormai passati, negli ultimi anni questa pratica sembrava essere stata un pò abbandonata dai fedeli. Il gesto restava tale ma senza l’ausilio dell’acqua in realtà simbolo e parte fondamentale del rituale. Il motivo di questa diffidenza era dovuto in primis alla scarsa igiene delle classiche acquasantiere da muro o da terra (spesso con acqua stagnante e sporche), secondariamente, anche a causa della malattie infettive che si sono diffuse negli ultimi anni (dalla H1N1 al semplice raffreddore stagionale).

L’acquasantiera elettronica ora sembra venire in soccorso a queste problematiche di igiene perchè antibatterica: è sufficiente mettere la mano sotto al rubinetto e l’acqua benedetta scende in modo automatico, senza alcun bisogno di appoggiarsi o di immergere la mano nell’acqua.

Le acquasantiere elettroniche sono ormai articoli religiosi collaudati e disponibili in diversi materiali, sia da parete che da terra in modo da adattarsi ad ogni esigenza ed ogni tipologia di Chiesa. Insomma i tempi cambiano…

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