Ieri ho approfittato della brutta giornata per fare il mio presepe per questo Natale. Nulla di particolare, molto piccolo, semplice, essenziale; però ho voluto che fosse significativo, simbolico, e lo vorrei condividere con voi. La capannuccia è posizionata su un telo africano che insieme all’uomo che pensa ricorda l’africa e le sue sofferenze. Davanti alla capannuccia un piccolo pezzo del muro di Berlino e una scheggia di bomba della seconda guerra mondiale, contro tutte le divisioni, razzismi, guerre; a sinistra una kippah ebraica presa al Ghetto di Terezin, per ricordare tutti gli ebrei, ma anche i bambini morti nei campi di concentramento.

Sopra alla capannuccia i Re Magi indiani che arrivano a dorso di un elefante, per ricordare le persecuzioni di tutti i cristiani ma anche questo paese con le sue mille contraddizioni. Infine l’icona di Maria sotto la croce che prefigura la fine di Gesù e la luce che viene nel mondo per sconfiggere le tenebre del dolore e della morte.