L’ora di religione e la riforma Gelmini

pubblica istruzioneDevo dire che sono un po’ stanco di leggere certe notizie, o alcuni interventi sui newsgroup che riguardano l’insegnamento della religione a scuola. Tanto per chiarire le idee a questi signori: l’ora di religione non è una “propedeutica al catechismo” ma è un approccio culturale al fatto cristiano; non è neanche un “ora inutile”, che dire allora di due ore di ginnastica quando la stragrande maggioranza dei ragazzi fa sport il pomeriggio? Inoltre gli insegnanti di religione sono quasi tutti, oltre che laureati, provvisti anche di un diploma universitario di tre o quattro anni che li abilita all’insegnamento. Per entrare di ruolo hanno dovuto superare un pubblico concorso per titoli ed esami, per niente facile e per niente scontato. Io stesso ho dovuto studiare per un anno intero, e questo per darvi l’idea della vastità degli argomenti che erano stati inseriti tra le materie d’esame. Indi….

Smettiamola, tutte le volte che si parla di tagli, di tirare in ballo gli insegnanti di religione; perchè non sono lavoratori anche loro come gli altri? O sono forse figli di un dio minore? Poi ci si mette anche la Gelmini che rassicura gli italiani sul fatto che non taglierà i posti agli insegnanti di religione; e così butta benzina sul fuoco. Ma io dico, potrebbe la Gelmini tagliare posti di lavoro determinati da accordi bilaterali tra stati? E’ sua competenza? Se così non è, allora perchè tirarli in ballo in un momento così difficile e delicato per la scuola italiana?

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Commenti

  1. […] lo sfogo del buon Luca, prof. di religione, che nel suo blog chiarisce una cosa fondamentale: l’ora di religione non è una “propedeutica al catechismo” […]

  2. una cittadina scrive:

    … parole “sante”. Ma lo sapete che in molte scuole della secondaria gli insegnanti di religione hanno una media di meno di 10 studenti per classe???? E’ corretto che i nostri figli siano in 20 durante le lezioni di italiano e matematica e solo in 3 durante religione. E che quando saranno in 40 (con la riforma) continueranno ad avere un insegnamento “personale” di religione e di “massa” per tutte le altre materie????

  3. Luca scrive:

    Gent. Signora capisco lo sfogo, ma tenga presente che anche altre materie hanno pochi alunni per classe, pensi ad esempio agli insegnanti di strumento nelle scuole a indirizzo musicale, hanno 1 alunno per ora e sono pagati come gli altri docenti… D’altra parte se invece di dare l’opportunità di non fare niente (vedi uscita dalla scuola), si proponesse una seria ora alternativa, magari i ragazzi rimarrebbero a fare religione, quindi il problema non è dell’insegnamento della religione in se ma di quello che c’è intorno. E poi non esageriamo, non credo che arriveremo ad avere classi di 40 alunni, a meno che non si creda alle leggende metropolitane…
    Luca

  4. andrea scrive:

    Scusate, ma per la precisione è meglio chiarire che i professori di religione NON entrano per concorso pubblico! Sono tra elementari e medie circa 24.000 e dato che siamo a corto di soldi eltrechè la scuola è pubblica di uno stato LAICO non vedo perchè non si potrebbe iniziare a tagliare da qui!

  5. Luca scrive:

    Mi dispiace Andrea ma quello che affermi non è vero, io ho fatto 20 anni di precariato poi ho fatto un pubblico concorso per esami e titoli che mi ha rubato un anno di vita tanti erano gli argomenti da studiare (non teologia ovviamente, per quella ho due titoli di studio universitari). Se si deve parlare di persone che non entrano con pubblico concorso sai quante ce ne sono… Anche oggi ci sono persone che entrano come precari solo con il titolo di studio e sai quante sanatorie sono state fatte in passato? E poi perchè tagliare una materia così importante per la nostra cultura che ne è intrisa? Tagliamo motoria perchè tanto la fanno già anche troppo tutti i pomeriggi… O meglio non tagliamo niente, usiamo solo meglio le risorse che abbiamo, senza fare 1000 progetti che non servono a niente e per i quali molti docenti sono strapagati (gli aquiloni, dipingere il muro ecc…) sai quanti ne ho visti in questi anni… Basta con la scuola progettificio… Non con la religione…

  6. andrea scrive:

    No, confermo che è vero, gli insegnanti di reigione vengono scelti dalla curia, a suo insindacabile giudizio. Quindi lo Stato paga lo stipendio a persone su cui non ha il minimo controllo, e che utilizzano lo spazio concesso per un insegnamento di parte, spesso in contrasto con i principi di laicità dello Stato stesso.
    Per conservare il posto, devono ogni dodici mesi chiedere il nulla osta all’autorità diocesana, dalla quale possono essere revocati anche per ragioni che non hanno nulla a che fare con le capacità dell’insegnante, ad esempio per «…condotta morale pubblica in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa».
    Ribadisco il concetto STATO LAICO, SCUOLA PUBBLICA, chi vuole seguire la religione deve andare in Chiesa!

  7. Luca scrive:

    Si è vero ma solo quelli che sono precari, quelli che hanno fatto il concorso e sono a tempo indeterminato non hanno più bisogno del nulla osta. E’ vero che possono essere rimossi ma non succede praticamente mai. Per il resto si sa che è una materia anomala e che riguarda i rapporti tra due stati, questo è ma cerchiamo di essere più precisi per favore.

  8. simona scrive:

    Ciao Luca, sono un’insegnante di religione da 17 anni,nella secondaria di primo grado, ho fatto il concorso l’ho vinto e sono di ruolo.
    Nell’ultimo collegio la dirigente ci ha detto che secondo l’attuale normativa Gelmini(bisognerà però aspettare i decreti attuativi) noi non possiamo usare il voto numerico ma dobbiamo mantenere il giudizio sintetico (suff., buono ecc.) sai qualcosa di certo? me lo puoi dire perchè c’è molta incertezza.

  9. Luca scrive:

    Si purtroppo noi rimarremo con i giudizi, è uscito il regolamento sulla valutazione che ribadisce il fatto che gli irc non hanno voti ma giudizi, non fanno media, ma possono solo votare per il voto di comportamento… Questo è quanto… Una cosa inamissibile ma l’Italia è fatta anche di queste discriminazioni….

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